Opportunità e Rischi di Internet per Ragazzi e Bambini

L’innovazione tecnologica da sempre segna in modo significativo i mutamenti generazionali.

Rispetto alle nuove tecnologie si assiste oggi ad una vera e propria inversione dei ruoli, con le nuove generazioni, i “nativi digitali”, che diventano maggiormente esperti dei propri genitori, gli “immigrati digitali”, che invece non raggiungono spesso una padronanza delle nuove tecnologie funzionale al proprio ruolo di controllo e di socializzazione.

In altre parole i bambini e i ragazzi spesso sono più competenti sul piano informatico rispetto agli adulti, sono nati dentro un mondo multimediale e internet rappresenta un luogo familiare e naturale; l’adulto, il genitore, invece ha conosciuto le nuove tecnologie in età adolescenziale o adulta e spesso mantiene nei loro confronti una certa diffidenza.

L’assetto familiare e le competenze genitoriali dovranno quindi andare ad arricchirsi di nuove modalità e strategie educative per rispondere alle attuali esigenze di crescita dei figli.

L’influenza di Internet sulla Crescita di Bambini e Ragazzi

Lo studio dell’influenza esercitata dai nuovi media sullo sviluppo infantile presenta una prima difficoltà dovuta alla limitata comprensione sugli effetti a lungo termine delle nuove tecnologie sullo sviluppo cognitivo e socio-emotivo e sulla costruzione dell’identità. Un maggior grado di conoscenza sarà probabilmente raggiungibile nei prossimi anni grazie a ricerche longitudinali.

Inoltre ciò che generalmente chiamiamo Internet in realtà ha una natura multiforme (dalla posta elettronica ai motori di ricerca, dai social network ai blog, dalle chat ai mondi virtuali) che impatta sul funzionamento cognitivo, emotivo e relazionale dell’individuo in modo diverso.

I dati sugli effetti nei processi di pensiero indicano che i nuovi media sollecitano la capacità di processare le informazioni in parallelo producendo una maggiore funzionalità dell’attenzione e della memoria ma viene anche ipotizzato che queste elaborazioni siano più superficiali, così come una maggiore tendenza a elaborare rapidamente le informazioni poi possa aumentare il rischio di una ridotta capacità di tollerare le frustrazioni.

Alcune ricerche evidenziano uno slittamento del confine tra “sfera pubblica” e “sfera privata”: soprattutto in adolescenza la costruzione di una rete sociale ampia è un elemento prioritario tanto che alle volte può andare a scapito della riservatezza della propria vita privata, spesso esibita, con ripercussioni che vanno al di là del controllo originario della persona.

I giovani, i nativi digitali, costruiscono la propria identità anche tramite i nuovi media e spesso integrano la realtà dei rapporti in presenza con quella on line per cui per esempio un evento accaduto a scuola diventa oggetto di discussione on line oppure relazioni iniziate in mondi virtuali poi evolvono in conoscenza faccia a faccia.

Pericoli, Rischi e Opportunità

Il pericolo può emergere quando il ragazzo non riesce a compiere questa integrazione. La facilità con cui è possibile sperimentare diverse identità in rete può comportare delle fragilità nella costruzione della propria personalità.

Molte possono essere le opportunità offerte dalla rete: dallo sviluppo delle abilità di ricerca e di valutazione critica delle informazioni, al potenziamento di un senso di competenza e di autoefficacia, dalla possibilità di incrementare le abilità socio-relazionali all’opportunità di entrare in contatto con interlocutori di tutto il mondo, sradicando pregiudizi e luoghi comuni.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata dai rischi di diffusione di informazioni riservate, di esposizione a materiale inappropriato, di cyberbullismo o di dipendenza.

Il Supporto dello Psicologo

Internet rappresenta un potente strumento di contatto sociale, possibile fonte di informazioni, di ricerca del lavoro ma anche di svago; però quando la rete diventa un rifugio della mente, polarizzando tempo ed energie, può ritardare il processo di crescita del ragazzo.

Infatti quando un ragazzo inizia ad avere difficoltà a scuola, manifesta problemi relazionali e comportamenti di isolamento ci si trova di fronte a segnali di allarme che la famiglia deve prendere in considerazione: spesso i genitori lamentano in queste situazioni una mancanza di comunicazione con il figlio, non sanno più come farsi ascoltare, sono esasperati e il clima in casa è teso e conflittuale.

Per comprendere la situazione che crea disagio non solo al ragazzo ma anche all’intera famiglia è utile richiedere un aiuto psicologico con l’obiettivo di far riprendere il percorso di crescita e di favorire uno sviluppo sano.