Glossario di Psicologia con le definizioni dei termini psicologici più comuni.
ANSIA: condizione di allarme e di attivazione generale delle risorse fisiche e mentali dell’individuo; entro certi limiti può contribuire positivamente all’efficienza delle prestazioni, mentre se l’ansia risulta eccessiva, sproporzionata alla situazione, costante e immotivata diventa patologica, compromettendo la normale vita quotidiana.
ATTACCO DI PANICO: breve, intenso e improvviso episodio d’ansia contraddistinto da una sensazione angosciosa di pericolo imminente accompagnato da sintomi quali senso di svenimento e di soffocamento, tachicardia, sudorazione, tremori, nausea, dolori toracici.
BISOGNO: stato di tensione dovuto alla mancanza di qualcosa che risponde a esigenze fisiologiche (es. fame) o a esigenze psicologiche (es. affetto) o a esigenze sociali acquisite dall’ambiente (es. successo).
DEPRESSIONE: alterazione del tono dell’umore verso sentimenti di profonda tristezza con riduzione dell’autostima, diminuzione di interesse e piacere per tutte (o quasi) le attività, mancanza di energie e ridotta capacità di pensare o di concentrarsi; possono presentarsi anche pensieri di morte.
DIAGNOSI: processo di conoscenza e di valutazione della condizione anatomo-fisiologica (diagnosi medica) e/o del funzionamento psicologico (diagnosi psicologica) dell’individuo, ottenuto tramite diverse tipologie di fonti e di strumenti (anamnesi, esami clinici, test).
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO: disturbo caratterizzato da uno stato di ansia cronico che vede il soggetto irrequieto, insicuro, indeciso.
FOBIA: paura intensa, immotivata e incontrollata collegata a stimoli specifici, come animali, eventi naturali o sangue… (fobia specifica) o a situazioni sociali come parlare in pubblico o partecipare a feste… (fobia sociale) che compromette le capacità lavorative e relazionali del soggetto.
IPOCONDRIA: preoccupazione immotivata di avere una grave malattia, che non trova rassicurazione nonostante gli esami clinici eseguiti diano risultati negativi.
NEUROLOGIA: settore della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie del sistema nervoso; come disciplina medica studia infatti gli aspetti clinici e patologici della struttura e delle funzioni del sistema nervoso.
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE: disciplina medica che si occupa della fisiologia e della patologia dell’apparato neuropsichico del bambino e dell’adolescente; verte quindi sulla diagnosi e sul trattamento dei disturbi neurologi e psichici in età evolutiva.
NEUROPSICOLOGIA: ambito delle neuroscienze che studia la base neurale delle funzioni mentali correlando i deficit specifici dei pazienti con le corrispondenti lesioni cerebrali, occupandosi dei diversi tipi di compromissione delle funzioni cognitive derivate da un danno cerebrale. La neuropsicologia si interessa dunque della comprensione dei meccanismi neurali responsabili dell’attività mentale. Gli strumenti tipicamente utilizzati dai neuropsicologi nello studio delle funzioni mentali sono i test (es. test per misurare l’intelligenza, l’attenzione spaziale, il calcolo, la memoria, l’apprendimento, le aprassie, i deficit linguistici negli afasici ecc.).
PSICHIATRIA: branca della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie mentali.
PSICOLOGIA: scienza che studia il comportamento e la mente; per comportamento si intende l’insieme delle azioni osservabili svolte da una persona mentre con il termine mente ci si riferisce all’insieme delle percezioni, delle sensazioni, dei ricordi, dei pensieri, delle motivazioni, delle emozioni e di tutte le esperienze soggettive vissute da un individuo. La psicologia quindi studia i processi psicologici attraverso i quali una persona costruisce le proprie risposte comportamentali e tali processi riguardano per esempio l’intelligenza, la memoria, la percezione, le esperienze interiori come i sentimenti o le aspettative.
PSICOPATOLOGIA: scienza psicologica che studia i processi patologici a carico della mente, della relazione mente-corpo (area psicosomatica) e del comportamento. La psicopatologia ha legami con la psicologia clinica e la psichiatria, essendo rivolta alla conoscenza dei sintomi, dei comportamenti e dell’organizzazione di personalità per individuare una diagnosi, proporre una prognosi e indirizzare a una terapia.
PSICOSOMATICA: disciplina che studia i legami tra lo psichico e il somatico, cioè tra i fattori psicologici e quelli fisiologici nell’origine e/o nel mantenimento delle malattie.
PSICOTERAPIA: indica ogni trattamento dei disturbi mentali o dei problemi psicologici che utilizza metodi psicologici con lo scopo di cambiare i pensieri, i comportamenti, o i sentimenti dell’individuo. Rappresenta dunque un processo interpersonale volto a influenzare i disturbi del comportamento e le situazioni di sofferenza con mezzi psicologici, per lo più verbali, ma anche non verbali, con lo scopo di ridurre i sintomi o di modificare la struttura di personalità, per mezzo di tecniche che differiscono per il diverso orientamento teorico.
SOMATIZZAZIONE: meccanismo in base al quale la sofferenza psicologica viene trasferita e vissuta in forma di sintomi fisici.
STRESS: reazione a stimoli esterni ambientali che attivano nell’individuo risposte fisiologiche e psicologiche di natura adattiva; se lo stress è eccessivo e supera le capacità di risposta del soggetto, l’individuo è sottoposto a una maggiore vulnerabilità alle malattie. (vedi anche: Come gestire lo stress)