Autore: Alfred Adler
Titolo: La cooperazione tra i sessi – Scritti sulle donne e sugli uomini, sull’amore, il matrimonio e la sessualità
Editore: Edizioni Universitarie Romane, Roma , 2001
Questo libro, curato da Heinz e Rowena Ansbacher, rappresenta uno dei testi fondamentali del pensiero di Adler in cui la teoria della personalità da lui proposta viene presentata attraverso la dimensione della sessualità.
L’opera tratta dei rapporti tra i sessi, sottolineando come l’infondatezza dell’inferiorità della donna abbia conseguenze negative non solo per l’individuo, ma anche per la coppia e la società in genere.
Entrando nel merito dell’organizzazione del testo, il lavoro curato dagli Ansbacher è costituito da una raccolta di scritti di Adler suddivisi in quattro capitoli a cui fa seguito un saggio prodotto da H.Ansbacher in cui si analizza il concetto di “protesta virile”, la reazione di Freud ad esso e le influenze che vari autori, esponenti non solo del settore psicologico, ma anche sociologico e filosofico, hanno avuto sulle teorizzazioni di Adler.
Il primo capitolo, intitolato “Il mito dell’inferiorità femminile”, si apre con la spiegazione di come il dimorfismo sessuale abbia influenzato la divisione del lavoro, escludendo la parte femminile da certe occupazioni a causa del fisico ed orientando la divisione del lavoro verso la parte maschile, che è stata oggetto di una esagerata valorizzazione. Il risultato di questa situazione culturale ha portato a una continua tensione tra i due sessi che preclude ogni possibilità di armonia psichica e sociale, in quanto gli uomini aspirano alla superiorità sulle donne, mentre le donne sono insoddisfatte della loro posizione e dei privilegi maschili. Tale concezione è rintracciabile sin dall’infanzia di bambini e bambine, connotando anche gli aspetti educativi.
La ribellione contro il ruolo femminile assume la forma di “protesta virile”, trattata nel secondo capitolo, con cui si intende un insieme di manifestazioni delle donne che protestano contro il proprio ruolo; essa è dovuta a una supercompensazione in quanto la tendenza femminile è valutata negativamente e predispone alla nevrosi di cui vengono discussi la struttura, l’appercezione di tipo antitetico, il sistema di finzioni e la sessualità. Il capitolo presenta anche una critica alla teoria della libido di Freud, di cui vengono confutate tre concezioni fondamentali: la libido come forza guida, l’eziologia sessuale e i desideri infantili rimossi della nevrosi.
Il terzo capitolo si occupa della sessualità descrivendo lo sviluppo della funzione sessuale (fase sessuale primaria e secondaria) e il suo rapporto con lo stile di vita, l’atteggiamento verso la sessualità sia dell’uomo che della donna, di cui vengono messi in evidenza i legami con l’ambiente familiare e sociale di appartenenza, ed infine l’educazione sessuale che sottolinea l’eguale valore dei due sessi e l’importanza della “preparazione verso l’amore e il matrimonio, connessa con le richieste di adattamento sociale”.
“L’amore e il matrimonio” è il titolo dell’ultimo capitolo in cui si tratta dell’amore all’interno del contesto dei compiti vitali, inteso come parte del sentimento comunitario ed in cui i disturbi delle relazioni amorose vengono rapportati all’intera personalità dell’individuo. Del matrimonio, l’aspetto più alto dell’amore, vengono discussi la preparazione, adeguata e inadeguata, il corteggiamento e l’attrazione sessuale.
Adler conclude sostenendo che poiché uomini e donne devono vivere assieme assolvendo ai tre compiti vitali, uno sviluppo individuale completo nell’amore e nel matrimonio può realizzarsi soltanto attraverso la monogamia.
I vari scritti raccolti nel testo sono affiancati da numerosi casi clinici che sostengono le teorizzazioni prodotte; inoltre è presente una lettera scritta da Adler per la figlia in occasione del suo matrimonio che riassume le indicazioni da lui individuate per un matrimonio di successo.
Recensione a cura della Dott.ssa Tamara Agosti . © studio-psicologia.com